Marzo le piante da tirare fuori e le operazioni da fare

Ed eccoci a marzo mese in cui inizia la ripresa vegetativa dove potete iniziare a tirar fuori dal ricovero invernale piante come il geranio, fucsia e Eliotropio. Effettuate i travasi ove necessita. Mettete fuori le piante ornamentali per dare loro un po’ d’ aria e per poterle lavare. Se alcune zone lo consentono, levate le coperture protettive delle piante perenni e sostituite la terra superficiale con altra ben concimata. Potete iniziare a piantare i bulbi a fioritura estiva come il gladiolo e iniziare la semina delle varie piante annuali come zinnie portulache tagete e basilico. Potate le rose a cespuglio e quelle rampicanti. Essendo un mese dal clima incerto effettuate la semina sempre in luoghi riparati dal vento e dalle piogge. Se  avete degli alberi da frutto prevenite con fungicidi e insetticidi a secondo della specie oggi trovate in commercio anche alberi da frutto da vaso come questo.

 

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In Evidenza

Geranio farfalla e imperiale ottimo per allontanare le zanzare.Coltivazione e cura

  • Il geranio e’ tra i fiori piu’ diffusi nei nostri balconi e e nei nostri giardini per la loro fioritura che persiste fino ad autunno. Crea una sensazione piacevole perché si usa spesso in posti di villeggiatura dove questa pianta accompagna le nostre giornate al mare o in montagna in fantastiche bordure.

  • Mi ricorda le case delle nostre amate nonne che lo coltivavano con amore.

  • Tra centinaia di specie coltivate abbiamo il Geranio imperiale dai molteplici colori variopinti con foglie fitte e numerose che emanano un intenso profumo che allontana le zanzare, uno dei motivi per avere questa pianta con noi. I Fiori ricordano tante farfalle per questo si chiama anche Geranio farfalla.

        Coltivazione del Geranio farfalla

 

  • E’ una pianta perenne che può essere coltivata in giardino e in vaso. Nelle zone a clima mite possono stare all’aperto anche durante l’inverno mentre nelle zone più fredde è consigliabile ripararli in ambienti freschi e asciutti. La ripresa vegetativa  comincia a marzo.

  • Effettuate una spuntatura dei rami e rinnovate il terriccio per le piante tenute in vaso. I Gerani Amano la luce e sopportano bene il pieno sole. Resistono alle basse temperature fino a 0 gradi. Ma subiscono danni nelle zone a clima freddo umido.

  • Annaffiare in base alla stagione bagnando le foglie per evitare bruciature e ingiallimento. Utilizzate concime liquido durante la bella stagione almeno una volta a settimana per poi  diminuire in autunno e inverno.

 

       Riproduzione del Geranio farfalla

 

  • La propagazione avviene per talea già da marzo. Le talee radicano in piccoli vasi riempiti per metà di sabbia e metà di torba e vanno lasciate sempre umide. Dopo La radicazione vanno rinvasate e cimate per favorire i getti laterali. Un particolare che ho notato ma e’ prettamente personale e’ che attecchiscono meglio le talee prelevate da piante che vivono nella stessa zona, rispetto a quelle prelevate da altre regioni con clima differente.

        nemici del Geranio farfalla

 

  • Il nemico più temibile che in questi anni sta devastando questa pianta è la farfalla del geranio

  • è consigliabile utilizzare insetticida sistemico una volta al mese appena la temperatura raggiunge i 20 gradi,e’un prodotto che penetra all’ interno della pianta uccidendo le larve, in modo da  tutelare  anche  la nuova vegetazione evitando il contagio. Eliminate le zone danneggiate dove spesso si insidiano le larve e le uova.

 

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In Evidenza

Basilico pianta aromatica dalle foglie profumate: coltivazione ,conservazione,cura :Giardinaggio verde

  • Il Basilico e’ una pianta originaria dell’ Asia tropicale, che nelle zone a clima temperato freddo occorre seminare ogni anno perché’ non sopporta i rigori invernali ma e’ da poco uscita in commercio nei vivai una specie di basilico perenne resistente al freddo.

  • E’ una pianta che non può mancare nelle nostre case Molto utilizzato in cucina, soprattutto per insaporire il sugo, è l’ingrediente principe del pesto, ma esistono anche tantissime altre ricette , sicuramente chi ama i pistacchi sa che anche con loro si ottiene un ottimo  pesto al pistacchio usato per le pizze veramente buono

  • ma ritorniamo a parlare di questa fantastica pianta altrimenti ci viene voglia di mangiare.  Il basilico E’ ritenuto anche pianta officinale, con proprietà benefiche contro artrite e bronchite. Si presta bene ad essere coltivata in vaso per averla sempre a portata di mano.

  • La varietà’ più conosciuta e coltivata e’ il  basilico genovese a foglia larga e carnosa ,ma esiste anche una varietà a foglie color viola intenso (dark opal) che costituisce una curiosità per l’orto delle aromatiche e da una nota diversa nella colorazione dei piatti. Un’altra varietà interessante e’ il Minimum dalle foglie minuscole e profumatissime  e dall’ aspetto molto più compatto.

     Raccolta e conservazione

  • Le foglie di basilico si possono raccogliere ogni volta che servono sino all’ autunno quando cominciano ad ingiallire le foglie. Potete conservarle  sotto olio ,sotto sale ,per essiccazione o in freezer. da considerare pero’ che a prescindere dal metodo utilizzato perderà’ quasi completamente il suo buon profumo.

 

 

     Coltivazione del Basilico

  • Il Basilico richiede un terriccio leggero , fertile e ben drenato e va collocato in una posizione calda e possibilmente riparata . Se acquistate delle piantine potete trapiantarle in vaso in piena terra a circa 25-30 cm una dall’altra , avendo cura di cimarle leggermente per favorirne l’ attecchimento.

  • Un innaffiatura e cimatura  regolare e’ importantissima per ritardare la fioritura e per evitare che la pianta si legni-fichi. In questo modo potremmo raccogliere una maggior quantità di foglie tenere e profumate.Se volete coltivarlo in casa ottenendo ottimi risultati ad oggi trovate in commercio gli orti da interno che permettono la coltivazione grazie a luci e nutrienti integrati.

     Riproduzione del Basilico

  • La propagazione del basilico avviene in primavera tramite semina (febbraio in luogo protetto da marzo e aprile all’aperto salvo temperature ancora troppo rigide)Appena le piantine sono abbastanza sviluppate per essere maneggiate potete trapiantarle in vaso o in piena terra.

Nemici del basilico

afidi ,lumache, bruchi, muffa grigia

 

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Coltivazione Poinsettia La stella di natale. Il segreto per farla rifiorire

La poinsettia chiamata da tutti la stella di natale fa parte del genere Euphorbia. La particolarità di questa pianta sono le foglie colorate (chiamate brattee)  che circondano i fiori di color verde. l’arbusto ricoperto di foglie decidue della pianta può arrivare fino a 20 cm. Oggi durante le feste natalizie le troviamo in vari colori dal classico rosso al rosa vivo e bianco panna con varie sfumature.

Coltivazione della stella di natale

La Poinsettia viene coltivata solitamente in appartamento durante il periodo invernale per poi essere messa fuori a primavera ora in commercio trovate anche dei vasi con autoirrigazione clicca qui per l’ acquisto . Va rinvasata ogni 2 anni utilizzando vasi di dimensioni più grandi fino ad un massimo di 30 cm di diametro  utilizzare un terreno leggermente acido almeno 6.5  con torba .Vanno posizionate in una zona luminosa ma lontana dai raggi del sole diretti. La temperatura ideale va dai 12 ai 15 gradi. Annaffiare sempre in modo regolare soprattutto durante il periodo vegetativo eliminando sempre le parti secche o danneggiate. Il segreto per farla fiorire a Natale(Essendo una pianta a fotoperiodo) è porre la pianta a partire dal mese di settembre al buio per almeno  13- 14 ore al giorno mantenendo la temperatura minima non inferiore ai 18 gradi  per otto settimane e aggiungendo ogni 10 giorni fertilizzante liquido. Ovviamente a casa non è semplice ottenere la colorazione delle brattee ,ma nemmeno impossibile ci vuole tanta pazienza e pollice verde.

Riproduzione della stella di natale

La propagazione si ottiene per talea da marzo a giugno, essendo i rami ricchi di lattice evitate la fuoriuscita utilizzando polvere di carbone o di sigaretta. Mettete i rami in contenitori con torba e sabbia per poi invasarli singolarmente una volta radicati.

Nemici della stella di natale

Funghi , Marciume radicale , Afidi ragnetto rosso e ragnetto giallo

 

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Crisantemo cura e manutenzione di questo splendido fiore dai mille colori e forme

  • Il crisantemo è una pianta perenne erbacea molto resistente comprende circa 200 specie appartiene alla famiglia delle Asteraceae o Compositae.

  • E’ caratterizzato da foglie  lobate o profondamente suddivise. Sugli steli ramificati si formano capolini con disco generalmente giallo e una corona di petali a forma ovale molto allungata.

  • In Italia viene considerato il fiore dei morti  semplicemente  per colpa della sua stagionalità , il crisantemo fiorisce principalmente a novembre, in concomitanza della festa del Giorno dei Morti.

  • In Corea e in Cina a tutt’altro significato, in Giappone  ad esempio è il fiore nazionale.

  •   I crisantemi vengono regalati in occasione di comunioni compleanni e matrimoni. In Inghilterra  si regala quando nasce un bambino. Addirittura in Australia viene regalato per la festa della mamma.

                                         Coltivazione del Crisantemo

  • Il crisantemo si coltiva in esterno se possibile in  pieno sole, ottimo per bordure in giardino ,ma si può tranquillamente coltivare in vaso.

  • La rinvasatura avviene a fine inverno utilizzando un vaso leggermente più grande rispetto al precedente.

  • Il crisantemo richiede terreno fertile di medio impasto o sciolto, provvisto di sostanze naturali con un leggero grado di acidità.

  • Per la concimazione in vaso aggiungere fertilizzante ternario ad alto contenuto di azoto nel periodo vegetativo, mentre in quello della fioritura deve essere ad alto contenuto di potassio.

  • La temperatura minima va dagli 8 ai 10 gradi. La fioritura avviene con temperature dai 14 ai 18 gradi, bisogna annaffiare la pianta più frequentemente durante lo sviluppo dei fiori e meno durante l ‘inverno quando le temperature si abbassano notevolmente.

  • Per mantenere al meglio la pianta eliminate sempre le parti danneggiate.

 

                                         Riproduzione del crisantemo

  • La propagazione del crisantemo avviene tramite semina a primavera ,ma la più comune è la talea apicale di circa 8 cm  che si effettua in primavera estate.

  • il terriccio deve essere composto d torba e sabbia e le talee vanno fatte radicare in una zona umida e ombreggiata.

 

Nemici del Crisantemo

insetti fitofagi (sono insetti che si nutrono di piante e delle loro parti). Sono dannosi  da combattere con insetticidi.

 

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In Evidenza

Oleandro il fiore dell’estate cura e coltivazione di questo fiore affascinante ma anche pericoloso

 

  • L Oleandro fa parte della famiglia delle Apacynaceae che comprende tre specie di arbusti sempreverdi dalla fioritura estiva. E’ una pianta usata per decorare giardini e terrazzi , ma anche molte vie delle nostre città. I fiori  hanno colori che variano dal  bianco, bianco crema , giallo,  rosso , rosa e arancio.

  • Possono essere ad apertura semplice ,doppia o semi doppia. E’ veramente una pianta che simboleggia la nostra estate .Ma attenzione a questa pianta se avete bambini in quanto tutte le sue parti compresi i fiori sono tossiche.

     Coltivazione dell’ Oleandro

 

  • L’ oleandro può essere coltivato  all’ aperto nelle zone del paese dove il clima mite ,si  pianta in piena terra solitamente ad aprile. Dove il clima è più rigido si coltiva in vaso in modo da ripararlo durante i rigidi inverni .

  • L’ Oleandro ama la luce e sopporta bene il sole diretto quindi se volete colorazioni più luminose e una buona vegetazione evitate l’esposizione in zone poco luminose. E’ una pianta che va annaffiata regolarmente in funzione della temperatura. In estate devono essere piu’ frequenti e la pianta va concimata almeno una volta a settimana .

  • La rinvasatura avviene tra marzo e aprile utilizzando terriccio leggero e organico utilizzando un vaso di almeno 2  misure più grande fino ad arrivare ad una dimensione di diametro superiore ai 40 cm  in caso non  si collochi in piena terra.

  • L’ Oleandro non richiede particolari potature ,ma se volete evitare grosse dimensioni una volta finita la fioritura potete accorciare i rami di circa 20 cm

      Riproduzione dell’ Oleandro

  • La propagazione dell’ oleandro può avvenire per semina ad aprile in una cassetta con terriccio morbido dove si ricopre leggermente il seme .La cassetta va coperta con un vetro e un foglio di giornale .Una volta che avviene la germinazione si toglie prima la carta e poi il vetro.

  • Appena  la piantina è cresciuta e ha 2 foglie, si trapianta in dei vasetti di circa 8 cm. Se si vuole però mantenere le caratteristiche della pianta madre bisogna propagare la pianta per talea semilegnosa mettendola in un composto misto di torba e sabbia.

  • Si puo’ far radicare anche dentro una bottiglia facendo in modo che la parte basale sia immersa  in acqua per almeno 3 cm .Una volta spuntate le radici potete invasare in vasetti di circa 8 cm .

        Nemici dell’ Oleandro

 

  • l oleandro può essere attaccato da cocciniglia ragnetti rossi e afidi  che si combattono con prodotti chimici se ne siete infestati o si levano direttamente gli insetti dalle parti colpite

  • Se invece avete una pianta che presenta galle e tumori grigi dovete potare la parte malata e trattarla con prodotti a base di rame nella speranza che i nuovi germogli non presentino gli stessi sintomi altrimenti dovete eliminare completamente la pianta

 

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PICCOLE BASI DI GIARDINAGGIO PER CHI COLTIVA LE PIANTE E PER CHI VUOLE INIZIARE ADESSO

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IBISCO In Evidenza

Ibisco Hibiscus Il fiore dell’estate Coltivazione Riproduzione e cura

 

ibisco giallo

  • Il Genere Hibiscus comprende più di 400 specie di arbusti, piccoli alberi ed erbacee perenni. la specie le più diffusa nel nostro paese è:

  • Hibiscus rosa-sinesis  caratterizzato da foglie verde scuro ovate con margine dentati.

  • Produce fiori grandi imbutiformi dove al centro sporge il pistillo e gli stami.

  • I l fiore dura massimo 2 giorni, ma la pianta ne produce in grande quantità da fine primavera a fine autunno. Ci sono tantissimi colori e tonalità’ diverse di rosso, rosa ,giallo, arancione e bianco.

ibisco giallo

 

      Coltivazione dell’ Ibisco

  • L’ Ibisco viene coltivato principalmente in estate, infatti ricorda molto i luoghi di villeggiatura. In giardino può crescere oltre 3 metri di altezza. Richiede una posizione luminosa e al riparo dalle correnti d’aria se coltivata in vaso utilizzate un buon substrato con concimazione completa.

  • E’ comunque una pianta che si adatta a tutti i tipi di terreno. Durante la fase vegetativa utilizzate del concime liquido ogni 15 giorni. La temperatura ottimale dell Ibicus e’ 18-20 gradi, mai esporla al di sotto dei 10 gradi, ma resiste bene anche alle alte temperature.

  • Durante l’ inverno se vivete in una zona a clima freddo collocate la pianta  all’ interno o in serra fredda.

  • La rinvasatura dell’Ibisco si fa in primavera utilizzando un vaso leggermente più grande fino ad arrivare a 30 cm di diametro. La potatura avviene a fine autunno tagliando i rami apicali serve anche a modellarne la forma. A fine inverno bisogna eliminare i rami secchi o danneggiati.

         Riproduzione dell’ Ibisco

  • L Ibisco si può  propagare per semina , che si effettua a marzo. I semi vanno interrati in maniera uniforme e coperti con dei fogli di plastica trasparente fino a germinazione mantenendo una temperatura che va dai 12 ai 17 gradi, Una volta cresciuti si trattano come la pianta adulta.

  • Il metodo più utilizzato e più’ veloce e’ la talea semi legnosa .Si preleva un ramo in primavera o in estate e si mette a radicare in un composto di torba e sabbia mantenendo una temperatura di circa 20 gradi.

  • Dopo la radicazione le piantine si rinvasano singolarmente in vasi da 10 cm. (Spesso i rami radicano anche in un contenitore d’ acqua )

 

 

         Nemici dell’ Ibisco

  • I nemici di questa pianta sono gli Afidi e durante l inverno possono cadere le foglie per il troppo freddo.

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Datura;brugmansia

Datura ,Brugmansia trombone dell’angelo Grandi fori profumati :cura e coltivazione

La Brugmansia appartiene da parte della famiglia delle Solanaceae  e comprende una decina di specie. Ci sono 2 tipi ,quelle arbustive (perenni) e quelle cespugliose (utilizzate come annuali). La caratteristica di questa pianta sono i grandi fiori che la pianta produce durante l’estate, hanno una corolla imbutiforme molto profumata in quasi tutte le specie (ricorda molto il profumo degli agrumi). produce anche dei frutti sotto forma di capsule.

le specie più diffuse sono:

D. metel (cespugliosa con fusti rossi e fiori bianco-crema e a fiori doppi rosso porpora lunghi fino a 20 cm.

D .arborea (arbustiva  arriva fino a 5 metri con grandi foglie e fiori lunghi fino a 30 cm molto profumati.)

 

Coltivazione della Brugmansia

Le specie cespugliose vengono utilizzate per bordure mentre quelle arbustive sono ideali per giardini o parchi. Nelle regioni a clima freddo e’ preferibile coltivarle in grandi vasi. Necessitano di terreno molto fertile ,calcareo e ben drenato. (e’ consigliato il concime organico) La posizione ideale e’ sicuramente il pieno sole al riparo dal vento. Essendo una pianta che teme il gelo nelle regioni con clima rigido va protetta isolandola con pacciamatura e coperture. Se la tenete in vaso spostatela in un luogo protetto fino all’arrivo della bella stagione.

Innaffiare frequentemente durante la stagione estiva e di rado in inverno. la rinvasatura va effettuata ogni 2 anni in primavera sostituendo la terra laterale. Durante la primavera  eliminate i rami danneggiati e accorciate i rami più sottili.

Riproduzione della Brugmansia

La propagazione della datura  avviene principalmente per talee semi legnose durante la primavera o inizio autunno, ma si puo’ fare anche in estate facendo radicare  il ramo in un contenitore d’ acqua per poi travasarlo. Rispetto alla semina si ottengono esemplari identici alla pianta madre e a tempi brevi di fioritura. Utilizzate una forbice disinfettata e prelevate un ramo di circa 30 cm interratelo in un composto di torba e sabbia e attendete la radicazione per poi mettere la pianta in vaso o direttamente nel terreno.

Esempio di talea avvenuta in acqua

datura

 

 

Nemici della Brugmansia

I nemici di questa pinta sono i parassiti come il ragnetto rosso e le lumachine.

 

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gennaio

CURA E MANUTENZIONE DELLE NOSTRE PIANTE NEL MESE DI GENNAIO

Le operazioni da fare nel mese di gennaio sono le seguenti:
In balcone verificare i ripari delle piante più’ delicate controllate se vanno aggiunte coperture o eventualmente spostate i vasi in luoghi riparati in modo da evitare gelate.
in giardino dissodare le aiuole vuote controllate lo stato delle piante perenni ed eseguite le potature degli alberi.

I fiori per me più belli  presenti in questo mese sono:

 

la camelia

il croco

il crisantemo

il ciclamino

le panse viola del pensiero

 

Abete coltivazione e cura dell’ albero di Natale

 

 

 

 

 

L Abete fa parte delle specie appartenenti al genere Picea e Abies.

È un sempreverde che in alcune specie raggiunge i 50 metri di altezza.

Quello utilizzato per il Natale è l abete rosso che ha il tronco colonnare coperto da una corteccia rosso-Bruna  con foglie rigide e corte inserite sull’estremità’ del rametto.

Coltivazione dell’Albero di natale

Vanno coltivati in grandi spazzi. Richiedono un terreno ben drenato e leggermente acido e  umido.

Non richiede potatura salvo l’eliminazione di biforcazioni all’apice delle piante più giovani. Da evitare la cimatura negli alberi adulti.

Crescono bene sia in pieno sole e sia all’ombra parziale. Resistono sia ad alte che basse temperatura. Richiedono annaffiature solo in caso di siccità prolungata.

Riproduzione dell’Albero di natale

Si propagano per seminazione a primavera (marzo è il mese ideale altrimenti a febbraio in luogo riparato valutate cq anno dopo anno visto i cambiamenti climatici di oggi)

Dopo la germinazione rinvasate singolarmente in vasi che via via che crescono cambierete con misure più grandi. Potrete dopo 3_4 anni metterle a dimora.

Nemici dell’Abete 

Afidi, ragnetto rosso, ruggine